Note: Il narratore, di cui non viene svelata l’identità per un vezzo dell’autore, ha l’incarico di raccontare e di incoraggiare il regolare fluire del romanzo su una delle opere più esrose ed emblematiche dell’architetto Giovanni Michelucci, la chiesa di S. Giovanni Battista a Firenze detta anche la chiesa dell’autostrade.Il romanzo è un’accurata amalgama di storie e testimonianze intrecciate e rese amabili nel contesto degli anni 60 e non mancheranno situazioni che faranno sorridere. Sono le primissime fasi della costruzione, si deve modificare il basamento per adattarlo ai nuovi disegni del già affermato arch. Michelucci. Il cantiere cresce in maniera ordinata, un mondo di personaggi e di storie, mastro Giuseppe il ferraiolo con la sua squadra realizza lo scheletro in ferro della chiesa, compreso quello dei visionari pilastri e della copertura a volta rovesciata della sala principale. Giovane e innamorato le sue vicende caratterizzeranno il suo lavoro e il modo d’agire poi c’è il brusco Salvatore, scalpellino di pregio, modella le pietre come fossero opere d’arte e non manca di vantarsene.Il libro inizia col narratore che dopo molti anni ancora non si è abituato alla bellezza dell’opera e finisce con mastro Giuseppe che torna dopo 30 anni nel luogo che non aveva mai visto terminato. Qui l’incontro con don Elio con cui confronterà i ricordi e chiude un’esperienza profonda e emotiva. |