Note: Guardavo, con interesse, in territorio di Sepicciano, una costruzione singolare, quando, studente di scuola media, di ginnasio e di liceo, percorrevo, a piedi, il tragitto da San Potito a Piedimonte e ritorno. Quelle mura, distanti un sessanta metri dalla strada provinciale, isolate nella campagna, alte, robuste, rustiche, di un grigio scuro e silenziose, con un buio ingresso che pareva senza fine e con finestre somiglianti a orbite vuote, con un grazioso campanile a vela e, al culmo, una croce di ferro, risultavano, nell’insieme, dotate di un’attrattiva magica. |