Note: Per anni si è pensato che il distacco (anche empatico... anzi, soprattutto empatico) tra operatore sanitario e paziente, non solo fosse necessario, ma addirittura auspicabile e consigliato al fine di ottenere una migliore efficacia nel percorso terapeutico e un’analisi più precisa dell’operatore sanitario; con buona pace del pazienta a cui non rimaneva altro che affidarsi alle cure senza capire nella maggior parte dei casi quello che gli stava succedendo o quello che gli stavano facendo. Oggi per fortuna le cose stanno cambiando, anche se molto lentamente e questo libro si propone proprio di fornire una spinta e un contributo importante a questa inversione di tendenza, fornendo a tutte le figure professionali in ambito sanitario, tutti gli strumenti indispensabili a creare una comunicazione efficace con i propri pazienti, per migliorare non solo il loro lavoro, ma anche recuperare quella passione e quel coinvolgimento emotivo che in origine ha portato la maggior parte di noi operatori a scegliere questa nobile professione. |