Note: Il casatiello è una torta rustica. In passato si consumava soprattutto nel periodo pa-squale, oggi si consuma a richiesta. Devo dire che è un’ottima cena. C’è di tutto: uova, salame, sugna, pepe, formaggio, cicciole, poco sale e, naturalmente, farina per l’impasto. Spesso però, se si esagera, resta sullo stomaco, per cui ci vuole un buon digestivo che, quasi sempre, risolve il problema. C’è anche il casatiello dolce, ma quello che propongo non si mangia perché è un casatiello umano; occorre un digestivo speciale se non si digerisce. È un casatiello con la coscienza; ci fa pensare, riflettere, ma anche divertire. Sì, divertire perché la sua è una storia tragicomica. Il paradosso è in primo piano, ma non è esaustivo: la storia va al di là di tutti i paradossi possibili. Entra nel grottesco senza limiti. Oscar è un ladro di auto caduto in disgrazia esistenziale dopo l’abbandono della moglie Vincenza, donna di carattere, sorella del capo zona malavitoso del quartiere. Oscar vive per questo ai margini della società rionale e cittadina, ma grazie a doti psicologiche innate, si accorge che il mondo è fatto di tanti casatielli che, però, non sanno di esserlo. Personaggi che gli fanno compagnia; anzi credo che lo aiutino a vivere. |