Note: Parigi, primi anni’70. –Forse troppi egocentrici-, ironizza Lora Coeur nell’intervista. Il divampare delle fiamme nella sua galleria ha mascherato la sottrazione delle grandi sculture esposte da pochi giorni. – Con la più bella danza per il piacere della mente quest’opera ha già galvanizzato il pubblico, per questo non smetterò di cercare i responsabili del furto. Ho dato il varo a seducenti polifonie per i sensi. Si può chiamare scandalo, o anche beatitudine. La fierezza di Lora Coeur è però divorata dall’assenza di Fred; lui così giovane e principio di un’opera inverosimile, è immerso a tal punto nella propria fissazione da trasformare l’amore in rivalità? Lora non accetta di perdere tutto, tantomeno Fred. Una notte quasi a tracciare un sentiero a due gli aveva sfiorato il petto con sensibilità pianistica. – Siamo forti della stessa fibra, Fred, ci unisce lo stesso miraggio. Sarà un successo, lo sento-. Lora non aveva letto nulla di contrario in quell’aria da rockstar sradicata che le aveva annuito sorridendo. Ps. E ci sono le azioni di disturbo di quello spaccone di non-fratello che si ostina ad attraversargli la vita, gli amori, con piani grotteschi pur avendo un bel legame con un magnanimo compagno. |