Note: I quattro livelli di lettura presuppongono un passaggio radicale, una rigenerazione di vita illuminata che permetterà a Dante di salire alle stelle. Ora è un corpo astrale purificato, che nel momento stesso in cui ha ricevuto l’illuminazione, non ha in sé più nulla delle espressioni del mondo esterno. Attraverso le esperienze fatte, nel corso della catarsi (purgatorio) Dante ha purificato il corpo astrale fino a trasformarlo nella sapienza e nell’illuminazione che è appunto conoscenza totale gnosi. L’aquila e la croce, specie nel paradiso, sono i due simboli che sul piano letterale rappresentano l’impero e la chiesa di Roma; sul piano morale la vita attiva e contemplativa; sul piano allegorico la mente e il cuore il cui perfetto equilibrio sul piano anagogico portano all’uomo nuovo, capace non solo di ristabilire un rapporto diretto con la divinità, senza intermediari di sorta, ma di prendere consapevolezza che l’uomo è un essere divino nella sua essenza essendo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Dante ha seguito l’esempio di Cristo, fino ad accostarsi a Dio e a scorgervi la propria immagine riflessa. |