Note: L’opera è l’inizio di una autobiografia rimasta incompiuta e che, nelle intenzioni di Francesco De Sanctis, avrebbe dovuto intitolarsi Ricordi[1] oppure Memorie. Il titolo La giovinezza: frammento autobiografico le fu attribuito da Pasquale Villari, il primo curatore, il quale aveva ricevuto i quaderni originali dalla vedova di Francesco De Sanctis. I quaderni originali andarono perduti. Tuttavia, l’autografo di Agnese De Sanctis con i primi dieci capitoli fu ritrovato nel 1958 da Gennaro Savarese, il quale poté eliminare le varianti introdotte dal Villari e preparare un’edizione critica per l’editore Einaudi |