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La grande statuaria della Sardegna nuragica e i giganti di Monti Prama - 2022
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La grande statuaria della Sardegna nuragica e i giganti di Monti Prama
di Giovanni Lilliu
Editore: Gia
Data di Pubblicazione: 2022
EAN: 9788886011280
ISBN: 8886011288
Argomenti: Storia dell'arte: arte preistorica
«C’è un episodio che mi mette ancora i brividi. Fu quando con Enrico Atzeni scoprimmo a Monte Prama le grandiose statue nuragiche in arenaria ai bordi dello stagno di Cabras. C’era un sole bellissimo, poi il cielo improvvisamente si oscurò, venne la tempesta mentre le statue tornavano alla luce. Dio mio, gli dei nuragici si stanno risvegliando, pensai. Non lo dimenticherò mai». (Raimondo Zucca)
«Tante volte nella vita, ed ora di più che i molti anni mi portano a più severa riflessione, mi sono chiesto, e mi chiedo, che cosa è e a chi ha giovato, o a chi giova, il mio mestiere di archeologo.
Una soddisfazione personale, un gusto intellettuale, una riduzione intimistica o un'evasione dal pessimismo del tempo che ho attraversato? Disimpegno o alienazione dal concreto, come si dice oggi? Oppure è stata una fatica (perché fatica è) che ha portato qualcosa alla scienza, alla società, al progresso della Sardegna? Qualcosa che è servito a recare conoscenza, base, stimolo e utopie per costruire una città futura sarda?»
(Giovanni Lilliu - Il mestiere di archeologo - 26 gennaio 1983)
di Giovanni Lilliu
Editore: Gia
Data di Pubblicazione: 2022
EAN: 9788886011280
ISBN: 8886011288
Argomenti: Storia dell'arte: arte preistorica
«C’è un episodio che mi mette ancora i brividi. Fu quando con Enrico Atzeni scoprimmo a Monte Prama le grandiose statue nuragiche in arenaria ai bordi dello stagno di Cabras. C’era un sole bellissimo, poi il cielo improvvisamente si oscurò, venne la tempesta mentre le statue tornavano alla luce. Dio mio, gli dei nuragici si stanno risvegliando, pensai. Non lo dimenticherò mai». (Raimondo Zucca)
«Tante volte nella vita, ed ora di più che i molti anni mi portano a più severa riflessione, mi sono chiesto, e mi chiedo, che cosa è e a chi ha giovato, o a chi giova, il mio mestiere di archeologo.
Una soddisfazione personale, un gusto intellettuale, una riduzione intimistica o un'evasione dal pessimismo del tempo che ho attraversato? Disimpegno o alienazione dal concreto, come si dice oggi? Oppure è stata una fatica (perché fatica è) che ha portato qualcosa alla scienza, alla società, al progresso della Sardegna? Qualcosa che è servito a recare conoscenza, base, stimolo e utopie per costruire una città futura sarda?»
(Giovanni Lilliu - Il mestiere di archeologo - 26 gennaio 1983)
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