Note: I racconti sono legati al pozzo sacro prenuragico di S. Cristina, frutto solo di mie esperienze extrasensoriali. Queste storie sono legate da un filo conduttore che rappresenta un percorso iniziatico. Ho usato gli stessi personaggi ad indicare il cammino comune che intraprendiamo nel corso delle esistenze, con ruoli intercambiabili, affinchè l’unica guida sia l’esperienza. Quindi i personaggi di volta in volta rivestano ruoli differenti o addirittura opposti, ad esempio Incarnando il ruolo della vittima ma anche quello del carnefice, che permetta di vedere l’esistenza come una sorta di scuola, che ci porta a conoscere lo sconosciuto acquisendo esperienza, senza giudizio. Lo scopo finale è quello di riunirsi all’Unità. Nella prima storia parlo di una madre che tenta di salvare la figlia da un sacrificio umano, mettendosi contro la divinità pur di cambiare il destino della propria figlia. Nella seconda storia abbiamo la resa che si ottiene spegnendo il libero arbitrio ed abbandonandosi all’Assoluto. Quando non opponiamo più resistenza agli eventi esterni I miracoli appaiono. Nell’ultima storia infine si arriva all’ascesi suprema avendo come unico obiettivo il Divino Sè. |