Note: Il concorso letterario scolastico di fine anno prevedeva un quiz a squadre: dieci domande su un testo narrativo scelto dalle insegnanti e letto dagli allievi durante il secondo quadrimestre. Quell’anno era stato scelto per le classi seconde Il barone rampante di Italo Calvino.
“Che stupidaggine! Questo tizio è proprio cretino! Come fa a vivere sugli alberi? Non ha senso!”
Quel giorno è morto Babbo Natale. (dal Prologo)
«In queste pagine c’è qualcosa di tutti loro. Qualcosa di quelli che avevo conosciuto prima di scrivere questo libro e qualcosa di quelli che ho conosciuto dopo la stesura e prima della pubblicazione. Di quelli che ho già incontrato e annotato nel mio taccuino dei nomi e di quelli che ancora devo trovarmi di fronte al di là della cattedra. E anche se oggi viviamo in una scuola diversa, una scuola di distanze e barriere antivirus, loro ci sono sempre e sono sempre gli stessi. A loro va il mio ringraziamento per aver ispirato quest’opera: ai miei ragazzi complicati e gioiosi, vivaci e difficili, affezionati e fastidiosi, irritanti e divertenti. Anche dietro le mascherine chirurgiche, sempre VIVI!» (Marianna Bellobono) |