Note: C’era una volta, a casa mia, un piccolo ragno. Abitava, indisturbato, in un angolo del nostro bagno. Non dava fastidio a nessuno! La prima volta che lo notai era un esserino penzolante da una invisibile filo di seta trasparente. Sembrava un circense in cerca di un suo pubblico. La sua evidente timidezza, però, gl’impediva di esibirsi in un contesto umano, numeroso e rumoroso. Lo compresi quando quella volta chiamai Francesca per farle notare quel piccolo ginnasta. Come se l’atleta non gradisse la sua presenza, si ritrasse dalla ragnatela dove si esibiva e si nascose dietro lo scaldabagno. Mi dispiacque per Francesca, ma questo suo comportamento lo considerai un avvertimento e un privilegio: desiderava esibirsi solo per me! |