Note: Dal racconto, ricavato da sprazzi di memoria dell’infanzia e da ricordi più precisi e timbrati dalle emozioni giovanili, emerge nei primi due capitoli, il perno portante della biografia dove, attraverso una sincerità disarmante, ma anche soffusa di poesia, si comprende come nasce e si sviluppa la consapevolezza del sé.Il terzo capitolo cambia completamente rispetto ai precedenti, e descrive l’essere consci del condizionamento, sia a livello del singolo che delle tante persone che compongono la società. C’è da domandarsi cosa si potrebbe ottenere e fare, passando dall’altra parte, se fossimo noi a condizionare volontariamente altre persone.I capitoli quattro e cinque sono una cronologia di avvenimenti nel contesto dell’Italia dal 1973 a oggi. Successo e disfatta, l’ambivalenza che ogni vita racchiude: quarant’anni in poche righe, l’impegno e la costanza nel perseguire un ideale in una meta imprenditoriale. Uno spaccato di società con le riflessioni su ciò che si è liberi di fare e quanto di questa libertà ci è precluso dal sistema che ci ingloba. É la storia del Centro Gioco Educativo di Torino e dei suoi fondatori.Infine, nel sesto capitolo, una somma di riflessioni personali; molte domande e poche risposte; il bisogno di non cedere nulla al tempo che scorre e abbrevia la vita, ma che scorrendo aumenta la comprensione profonda della stessa. |