Note: LA MORTE A VENEZIA Gustav von Aschenbach è un famoso autore cinquantenne, recentemente nobilitato per onorarne il successo artistico; ha quindi acquisito l’aristocratico von da aggiungere al nome. Egli è un uomo che ha interamente dedicato l’esistenza alla propria arte, in una maniera quantomai disciplinata e costante, metodica fino al limite dell’ascesi. Una creatività faticosa ma socialmente fruttuosa... TRISTANO Il solitario scrittore Spinell va a respirare per un periodo di tempo l’aria pulita di montagna ritirandosi al sanatorio Einfried; come autore ha avuto successo, le sue pubblicazioni son conosciute e commentate nei salotti più alla moda e nelle riviste letterarie. Spinell ha un acutissimo senso estetico che gli fa intuire come proprie le bellezze della natura: il direttore sanitario, dottor Leander, un po’ disprezza implicitamente il suo strano ospite, il quale imperterrito continua con passione indomita a spedire lettere a una quantità sterminata di suoi interlocutori (anche se, per la verità, in pochi gli degnano una risposta)... TONIO KROGER Tonio è un ragazzo borghese, caratterizzato da un’estrema sensibilità e dall’incipiente temperamento artistico, figlio del console e grossista di grano Kröger e di una bella donna del Sud Europa o del Sud America. Dalla madre ha ereditato gli occhi scuri e il volto dalle fattezze squadrate (oltre che il nome inusuale, preso dallo zio materno Antonio). Vive in una vecchia casa in una città affacciata sul Mar Baltico. Cresciuto in ambiente mercantile, dove ciò che conta sono gli affari della ditta di famiglia, egli avverte una forte divaricazione fra questa vita e il sentimento di attrazione che esercitano su di lui gli artisti e il mondo intellettuale. La dicotomia tra il padre autoritario e la madre, spirito libero, sembra ricalcare questi poli contrapposti; soltanto nell’ultimo capitolo troverà quell’intuizione che farà da preludio ad una possibile risoluzione... |