Note: Gli antichi testi che ci parlano degli Etruschi e i documenti figurativi che li rappresentano sono pieni di allusioni musicali; evocano, come se fosse la cosa più naturale del mondo, un’atmosfera di melodie e di accordi, di arie di flauti e di cetre, di crepitii di crotali, di canti e di danze, che sembrano onnipresenti. Gli stessi Greci, pur abituati fin dalla fanciullezza dalla loro educazione a considerare la musica come una delle attività specifiche dell’uomo libero, si stupiscono dei suoi impieghi in Etruria. (dall’Introduzione di Jean-René Jannot) |