Note: Un caposaldo della letteratura italiana del Novecento. Una imperdibile raccolta di Italo Svevo, ad alta leggibilità, accessibile a tutti, a grandi caratteri, elevata interlinea e rientri ripetuti, curata da Giampietro De Angelis. Svevo, a distanza di un secolo, mantiene una contemporaneità e una freschezza stupefacenti. Incentrato sull’uomo e sulla introspezione psicologica, Svevo utilizza una ironia sferzante e originale. Oltre a La novella del Buon Vecchio e della Bella Fanciulla, qui troviamo i racconti brevi Proditoriamente, La mia Tribù e Il Vecchione, l’incompiuto romanzo che, nelle intenzioni di Svevo, doveva essere il seguito de La Coscienza di Zeno. Usando analisi psicologica e ironia, Svevo fa parte di quella generazione di autori come Kafka, Joyce, Woolf e Pirandello che, all’inizio del Novecento, rinnovarono totalmente la struttura narrativa. Nelle opere di Svevo vi sono gli elementi tipici del nuovo modo di far letteratura: l’analisi psicologica dei personaggi, il dissolvimento delle categorie temporali e causali, l’utilizzo del discorso indiretto libero e del monologo interiore. |