Un’opera poetica che attraverso la memoria ripercorre le angosce dell’uomo contemporaneo, legate a filo doppio con lo smarrimento della caduta di ogni punto fermo. La caduta degli dei, non trova sostituti adeguati affinché una verità diversa e fondamentale si manifesti come rimedio all’angoscia del tempo, che tutto trasforma e rende mortale. Una raccolta di poesie, condensata come in un cristallo di sabbia, contenente le molteplici sfaccettature dell’azione del tempo che modella i corpi e la memoria, come le intemperie naturali modellano i canyon e i paesaggi. Un corpo a corpo, con le tendenze dominanti della rimozione e della dimenticanza persi in un presente ottundente; alla ricerca di un’eternità dello spirito umano che sola può darci una ragione amorevole per danzare sull’angoscia del presente. La poesia come lamento e rimedio, come emozione e compassione, come danza del pensiero e del corpo umano.
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