Note: Il presente manuale vuole informare sulle regole principali e sulla procedura in materia di protezione internazionale. Un focus viene fornito anche in ordine al permesso di soggiorno per motivi umanitari prima della sua abrogazione da parte del c.d. Decreto Salvini. Quindi, si focalizza in ordine ai rischi penali a cui può incorrere l’operatore di polizia, delineando le figure di reato che possono assumere rilievo e delle specifiche condotte che nella prassi tendono a verificarsi nelle Questure quì di seguito brevemente sintetizzate: 1) Richiedere documentazione relativa all’alloggio ai fini del rilascio / rinnovo del permesso di soggiorno dei richiedenti la protezione internazionale e dei beneficiari della stessa non inseriti nel sistema di accoglienza governativa ai sensi del d.lgs. 142 / 15; 2) Determinare tempi di attesa per l’ottenimento di un appuntamento per presentazione della domanda di asilo o per il rinnovo del permesso per richiesta asilo; 3) svolgere perquisizione sulla persona o sugli effettivi personali del richiedente protezione internazionale; 4) rifiutare di registrare nei termini di legge della domanda di protezione internazionale; 5) sottoporre i richiedenti protezione internazionale ad ingiustificati interrogatori sulle motivazioni fondanti la propria domanda di protezione internazionale; 6) richiedere una dichiarazione di ospitalità o di una autonoma sistemazione per presentare domanda di protezione internazionale; 7) sottoporre i richiedenti protezione internazionale ad ingiustificati interrogatori al fine di ottenere informazioni sulle precedenti dimore sul T.N.; 8) subordinare la formalizzazione della domanda di protezione internazionale alla presentazione di una dichiarazione di ospitalità. 9) rifiutare di formalizzare la domanda di protezione interazionale sulla considerazione della incompetenza territoriale della Questura di presentazione; 10) effettuare un filtro o scrematura delle domande di protezione internazionale. Valutazione delle ragioni poste a fondamento della domanda di protezione internazionale; 11) obbligare i richiedenti protezione internazionale a chiedere alla propria ambasciata il passaporto senza la esibizione del quale impedire la formalizzazione della domanda di protezione internazionale; 12) valutare e sindacare le motivazioni poste a fondamento della domanda di protezione internazionale; 13) offendere il richiedete protezione internazionali, riferire allo stesso appellativi tipo Mister e, in generale, compiere condotte vessatorie; 14) valutare è sindacare preventivamente le motivazioni fondanti la domanda di protezione internazionale; 15) effettuare un filtro od esercitare un qualsivoglia potere decisionale che subordini il diritto alla presentazione della domanda di protezione internazionale al possesso di un domicilio idoneo; 16) impedire la formalizzazione della domanda di protezione internazionale per assenza di documentazione su un idonea residenza; 17) impedire la formazione della domanda reiterata di protezione internazionale; 18) impedire al richiedente protezione internazionale di formalizzare domanda di protezione internazionale per mancanza di documentazione sulla dimora.Il manuale conclude analizzando nello specifiche le tre tipologie di reato che possono assumere rilievo nel casi sopra esposti: l’abuso d’ufficio, il rifiuto e l’omissione di atti d’ufficio, l’interruzione di un pubblico servizio o di pubblica utilità, perquisizione personali arbitrarie. Infine, vengono proposte una serie di riflessioni al fine di proporre un modello positivo di comportamento per gli appartenenti alle forze di polizia teso al rispetto dei diritti umani e fondamentali delle persone.
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