Note: Essere in mare significa trovarsi in un ambiente aperto, infinito, ma in uno spazio chiuso allo stesso tempo. Sulla barca a vela si ricrea quello spazio ludico nel quale, attraverso il corpo, è possibile riconoscer-si, sperimentar-si, trasformar-si: la vela ripropone fisicamente la dimensione della dipendenza dall’oggetto e, successivamente, della separazione verso l’autonomia, la duplicità del dentro e del fuori. Il processo trasformativo avviene attraverso la condivisione di un’esperienza a forte valenza emotiva in una prospettiva di coesione, potenziando parti di sé per metterle a disposizione degli altri acquistando fiducia nell’esperienza dell’intimità, della individualità e della inter e intra individualità, la mediazione tra soma e psiche. La dimensione della cooperazione permette al paziente di uscire dalla dinamica delle posizioni di delega e dipendenza per assumere un ruolo utile ad un fine comune potenziando le parti sane in vista di un recupero soggettivo. |