Note: La caratteristica dell’Italia sembra quella di allontanare o perseguitare i suoi figli migliori: un Paese creativo, pieno di fantasia, che tuttavia si ferma alla fase creativa e dopo essere riuscito ad aprire nuove strade, lascia lo sviluppo ad altri. Sono queste le amare considerazioni di Luciano Caglioti, protagonista dell’età dell’oro della chimica italiana, che in questa intervista-biografia, ci racconta le occasioni perdute dal nostro Paese per diventare protagonista dello sviluppo tecnologico mondiale. Da Pacinotti a Meucci, da Negrelli a Ferraris, fino ai “cervelli in fuga” del nostro tempo, l’epopea della scienza italiana appare costellata da grandi geni che non sono riusciti ad essere “profeti in patria”. |