Note: La Pasqua a Enna tra storia e tradizione
Se per la Chiesa cattolica la Pasqua rappresenta il fulcro del suo magistero così come, nel solco dei suoi antichi insegnamenti, si è andato poi consolidando alla luce dei dettami della Controriforma volti ad esaltare il momento della Redenzione e costituendo la solennità più importante del suo calendario liturgico, per il popolo siciliano essa rappresenta sì la festa religiosa più importante ma costituisce pure un vitale momento di aggregazione in cui ognuno è spettatore e attore, ora dolente ora esultante, dei suoi riti devozionali, vari e complessi, caratterizzati da significative simbologie e imbevuti di influssi spagnoleschi.
Festa mobile in quanto caratterizzata da una scadenza variabile legata annualmente ai cicli lunari secondo una pratica ereditata dall’omonima commemorazione ebraica, la Pasqua ricorre la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, condizionando la determinazione di altri tempi liturgici come la Quaresima e la Pentecoste, ed evoca la Morte e la Resurrezione di Cristo. Ad essa tuttavia si connettono riferimenti che si dilatano fino a sfiorare elementi della cultura bizantina, spesso oltrepassandoli e arrivando ad attingere alla memoria di riti mediterranei antecedenti il cristianesimo, e si collegano, inoltre, manifestazioni che pur avendo scaturigine comune si distinguono per la grande varietà di ritualità che presentano...
dalla prefazione di Rocco Lombardo |