Note: L’autrice in più punti del romanzo propone le sue riflessioni sulla natura dell’uomo, sul suo essere puro solo nella fase infantile. Sarà proprio la crescita a far virare l’animo umano verso la cattiveria e la crudeltà… in generale verso il male. E nella realtà purtroppo, molto spesso è il male a prendere il sopravvento sul bene. La simpatica presenza di Lucifer, nel romanzo, tende ad enfatizzare il suo ruolo di giudice e non di portatore del male; punisce chi lo commette ma non lo promuove. È il libero arbitrio dell’uomo a generare quell’impoverimento culturale e morale che sfociano nella malvagità, nell’invidia e nelle altre imperfezioni dell’animo umano. Sembra quasi che l’uomo voglia calarsi in un percorso indirizzato verso un’inevitabile autodistruzione collettiva. Sono riflessioni importanti e profonde quelle che ci propone Monica Pasero. Forse ognuno di noi avrebbe bisogno di una guida superiore, di un piccolo aiuto per compiere i giusti passi. La speranza è quella di vivere intensamente l’esistenza alla ricerca dei sogni più belli. Se così fosse, il mondo sarebbe decisamente migliore. Anche una favola può aiutarci a vivere meglio. Stefano Carnicelli (Scrittore, Critico letterario, Curatore di eventi letterari.) |