Note: Dalla prefazione:
Ognuno ha la propria solitudine, non mi riferisco allo stare soli ma al sentirsi soli , separato dagli altri , a quel vissuto emotivo che emerge anche in mezzo alla gente.
Ogni solitudine ha un suo significato e per ognuno il sentimento di solitudine prende forme diverse: per alcuni è la percezione di un mondo indifferente o addirittura ostile, per altri è sentirsi senza punti di riferimento, o ancora la percezione di un abbandono vissuto o reale, è senso di estraneità e non appartenenza.
Ogni età ha la sua solitudine: in fase evolutiva è in relazione a quanto le figure di riferimento sono in grado di cogliere i bisogni del bambino ed essere coerenti nella presenza e nella cura, in adolescenza è collegata alla capacità di riflessione e alla consapevolezza dei cambiamenti in corso, all’abbandono necessario delle certezze dell’ infanzia e all’allontanarsi dalle figure di riferimento. La coppia e la famiglia sono spesso realtà in cui si possono sperimentare i più forti sentimenti di solitudine, infatti sentirsi incompresi dal partner o dai genitori, durante l’ adolescenza, è tra le sensazioni più dure da sopportare...
Gianna Codetta Raiteri |