Note: Dieci racconti. Un viaggio in dieci tappe nel quotidiano, senza che lo sguardo si incupisca mai. I racconti sono una casa grande aperta a tutti; c’è una finestra che si apre e si chiude, da cui si osserva il mistero delle cose normali con sguardo benevolo; lo sguardo comprensivo di chi la vita la conosce e nonostante le sue sfaccettature più tetre, la ama e la vede risplendere. Improvvisamente nei giorni come tanti qualcosa avviene, se si è pronti a coglierla: un’anziana si avvicina, chiede aiuto per comprare da mangiare, lo fa con una dignità che sorprende come un piccolo miracolo; una madre nasconde il suo doloroso segreto non salutando più le persone che incontra; un premio fatto da un libro di cristallo e una penna d’argento; la zia Graziella che riconquista l’indipendenza dimenticata. E il viaggio, quello a ritroso verso le origini e quello della vita indissolubilmente legata al Tempo.
«L’aereo partiva a mezzanotte, era un incontro a cui non potevo mancare [...] Ritornare alle mie origini, alla mia terra che, nonostante tanto dolore era piena di sole e di speranze che i nativi non dimenticano mai.» |