Note: In un’epoca come la nostra, orfana delle ideologie e dei modelli tradizionali, caratterizzata dalla frammentazione dei “saperi” e dalla diffusione vorticosa e pervasiva di innumerevoli informazioni prive di qualsiasi filtro, il pericolo della confusione e dello smarrimento incombe come una presenza costante quanto inavvertita. Sempre più si fa fatica a distinguere il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto. Ma il pericolo più grave è che alle vecchie ideologie ne subentrino di nuove, più subdole e insidiose in quanto rivestenti i caratteri della “normalità” e della aderenza a regole e convenzioni assunte come dogmi inappellabili. Il motivo di ciò è da ricercare nel fatto che l’uomo del presente ha smarrito l’arte del pensare, l’arte di far rivivere il pensare, di vivere nel pensare. Alla conquista di tale arte è subordinato qualsiasi sviluppo ulteriore della civiltà umana. Ai suoi presupposti epistemologici e alle possibili vie operative sono dedicate le pagine di questo libro. |