Note: Un poema, in rima baciata, lontano anni luce dai generi e canoni letterari oggi ricorrenti, un tuffo in un universo radicalmente altro, e pur a noi confinante... Primo decennio del ’300. Un giovane e sconosciuto cavaliere avanza irrequieto tra le avvincenti spire della via Francigena. Dalle valli alpine scosse da impetuosi venti ereticali, alle insidiose brume della Piana Padana, dalla perduta sensualità pagana di Luni, alle inquietanti atmosfere di Lunigiana e Lucchesia, dalla dolce e insanguinata Valdelsa, ai tenebrosi vicoli di Siena. Per puntare poi verso la mistica terra di San Francesco, verde e solatia, ma non meno sofferta, e dilaniata da precipizi e demonio. Un percorso, tra atmosfere conturbanti e orizzonti ultraterreni, nei gangli più profondi della vita. Alla ricerca di una salvezza che pare baluginare all’orizzonte, e sempre oltre va sfumando. |