Note: Cosa sarebbe successo se Dante subito dopo aver scritto la Vita nova si fosse fermato? Come avremmo guardato a «questo libro rivoluzionario, questo libro ineffabile, questo libro patologico, questo libro di fantasmi, questo libro di sangue, questo libro di luce» se non fosse stato schiacciato dal gigante della Commedia? E768; una delle domande che si pone Antonio Moresco, che per la prima volta decide di risolvere i suoi conti personali con il romanzo d’amore e morte di Dante, rileggendolo in un corpo a corpo intimo e letterario. La Vita nova di Dante e768; un’opera unica, in due parti: nella prima si alternano brani del testo dantesco e riflessioni di Moresco, il quale proietta il racconto nel presente di un ragazzo che, nel breve arco di un’adolescenza, incontra l’amore senza riuscire a coronarlo, ne soffre disperatamente e si trova addirittura a fronteggiare la scomparsa dell’amata, rinascendo infine a «nuova vita»; nella seconda invece e768; presentata la Vita nova nella sua forma pura e originaria, cosi768; che il lettore possa apprezzarla e goderne senza intermediazioni e senza filtri. Un’operazione letteraria che espone la ferita ancora insanguinata del classico dantesco allo sguardo di eterno lettore di uno dei massimi autori contemporanei. |