Note: Dov’è la mia identità, la tua, la nostra? È la domanda che fa capolino tra i momenti belli, brutti, esilaranti, devastanti e comunque indimenticabili. È la domanda dalla risposta improbabile, tanto da scoraggiare i tentativi. Tuttavia un modo c’è per trovarla, sicuramente non semplice. Richiede un viaggio lungo in un luogo dove non siamo sempre disposti a entrare: noi stessi. La voce del silenzio, Dio ed altro racconta l’esperienza dell’Autore che quel viaggio l’ha compiuto. La lettura di ogni pagina ci porta dentro e fuori dal caos senza il quale non sappiamo vivere. Eppure esso è la causa delle nostre inquietudini. I nostri sensi lo cercano perché ricoperti e spenti da la schiuma della vanità. Ci perdiamo nel mondo dei falsi profili costruiti ad arte sui social. Non pensiamo più, tanto altri pensano per noi, e anche la nostra vita ci scorre sotto gli occhi diventando quasi virtuale e vuota. Già, un vuoto che solo il silenzio, da cui fuggiamo, può colmare. È dallo spirito che nascono le azioni corrette, sottintende l’Autore, e ascoltare la voce del silenzio ci fa ritrovare il tesoro più prezioso, il solo che possediamo davvero, e che il caos nasconde: la nostra identità. |