Laziali bastardi - Guy Chiappaventi, Emanuele Paolucci - Milieu, 2021
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Codice prodotto: 255421239721
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DISPONIBILITÀ: In Stock
Laziali bastardi
di Guy Chiappaventi, Emanuele Paolucci
Editore:Milieu
Collana:Parterre
Data di Pubblicazione:settembre 2021
EAN:9788831977883
ISBN:8831977881
Pagine:312
Formato:brossura
Descrizione del libro
Questo
libro non è un’enciclopedia della Lazio. Qui non ci sono i giocatori
più forti, non tutti almeno. Ci sono anche tanti altri che erano un po’
scarpe ma buttavano il sangue in campo o che in qualche altro modo si
sono fatti amare dai tifosi. I protagonisti sono cinquanta bastardi
laziali, bastardi senza gloria, ribelli, poeti, guerrieri, cagnacci,
anche un infame che forse non era così infame, calciatori e allenatori
che hanno segnato la storia della Lazio, hanno espresso un carattere
tipicamente laziale, sono entrati in trance insieme alla curva, hanno
lasciato un segno. Nel bene e qualche volta nel male. Sono i giocatori
rimasti nel cuore dei tifosi perché hanno segnato l’immagine guerriera
di una squadra emblematica di un calcio che non c’è più, ma rimane
aggrappato alla memoria. Questo libro non è un album di campioni, c’è
Guerino Gottardi e non c’è Roberto Mancini, non c’è l’elenco dei bomber
con tutti i goal segnati e le partite giocate, anche se, ovviamente, ci
sono Piola, Chinaglia, Giordano, Signori, Vieri, Klose e Immobile. C’è
Paul Gascoigne, a proposito di pazzi. Di Canio e Sinisa Mihajlovic, a
proposito di politicamente scorretti. O Simeone, l’argentino che ha
trasformato il suo soprannome in una dottrina, il Cholismo. Ci sono i
morti: Luciano Re Cecconi, ucciso in gioielleria con un colpo di pistola
nel ’77, e c’è Giuliano Fiorini che con un tiro di punta salvò la
squadra dalle secche della serie C e dal fallimento. L’allenatore-padre,
l’ex partigiano Tommaso Maestrelli. Ci sono i cavalieri del centrocampo
di oggi: Milinkovic-Savic e Luis Alberto, zigano andaluso. Non ci sono i
presidenti, i direttori sportivi, i general manager. C’è però uno che
non ha giocato a pallone, è un bersagliere podista, Luigi Bigiarelli,
che nel 1900 fondò la Lazio in una piazza del quartiere Prati, sopra il
fiume Tevere. Anche lui è morto presto. Ci sono molte tragedie, molti
scandali e molta identità. Nessuna squadra è come la Lazio.