Note: Inoltrarsi nella lettura di un romanzo di Donato Continolo è leggere un quadro d’autore, con costanti rimandi e continue incursioni, in tutto ciò che costituisce l’habitat esistenziale del personaggio da lui narrato e creato. Le parole allusive e traslate, i concetti espressi con parafrasi e sinonimi, appena percepibili con flessibili e tenue emozioni, i verbi, gli aggettivi, gli avverbi, sono altrettante pennellate di un cromatismo che esalta l’immagine e l’essere stesso delle azioni del protagonista. Il racconto è costruito sagacemente, tessera dopo tessera, fino a comporre un mosaico nel quale il lettore ne risulta essere coinvolto. Talvolta inconsapevolmente le dispone egli stesso giocando il ruolo e la posizione di una tessera del mosaico. La narrazione si sviluppa con leggerezza e con repentini cambi di scena, adottando un linguaggio lineare e modulare contemporaneamente, raggiungendo alte punte di surrealismo e, direi con molta attenzione, pescando ed esaltando il reale. |