Le Maschere della Vergogna
I Sassi di Matera - Storia e Magia

Copertina flessibile – Stampa grande, 10 febbraio 2020

di Giordano Marco Riboli (Autore)

Editore: ‎Independently published

ISBN: 9798606078974

Giordano Riboli . Fotoreporter-Autore. La Magia di Matera città dei Sassi presenta: Le Maschere della Vergogna di Giordano Marco Riboli. Mentre provavo a conoscere il luogo in cui mi trovavo, una bugia è entrata con forza nella mia vita, accentrando la mia attenzione e creandomi tentennamento. Ho da subito sentito la necessità di raccontare quanto mi è accaduto e condividere il percorso che mi ha portato alla realizzazione di questo libro. Il dovere di cronaca e la bugia Pasquale! Dalla scoperta degli Ipogei alle sculture, fino ad arrivare alle maschere. Un passo indietro. I giorni prima della bugia ho avuto un incontro casuale, seppur strano fin da subito. Tra i tanti Ipogei che ho visitato, qualcuno ancora presentava segni di vita “semicontemporanea”, segni di un passato recente, e tra questi oggetti ho trovato la rappresentazione di una maschera, un volto inciso nell’arenaria, e subito dopo, in fondo a una grotta, tante altre. Scendendo ancora più in fondo, posate quasi in attesa sopra delle mensole, anch’esse ricavate scavando la dolce arenaria, il tufo non vulcanico, numerose maschere, quelle che s’indossano durante i riti magici e pagani. Erano lì mute, teste e maschere che mi guardavano, quasi a dirmi qualcosa che solo poi ho compreso: “ti sei accorto di noi, finalmente sei arrivato”. Non era Pasqua e non ero ancora nello stato emotivo in cui ora mi trovo, non avevo ancora detto la bugia. Ho avvertito subito qualcosa di strano ma non sapendo nulla e cosa farne ne ho prese tre, le ho posizionate e fotografate, per non pentirmi dopo, per portarmi dietro un ricordo. Allo stesso modo ho scattato le teste scolpite trovate all’interno dell’Ipogeo. Con semplicità, fotografie da conservare in archivio. Quella stessa sera, dopo aver scaricato dalla memoria della camera fotografica le fotografie della giornata, mi sono accorto che dietro il soggetto-oggetto scultura in primo piano che avevo fotografato dentro gli Ipogei, ve ne erano tanti altri, quasi nascosti ma che mi apparivano nelle immagini e ancora altri dentro e fuori gli Ipogei, tra luci e ombre. Ho riso pensando allo scatto fortunato, lo scatto da turista, non sapendo cosa mi aspettasse; non sapevo niente nè cosa mi sarebbe accaduto successivamente.

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