Note: Con Le materie prime della coscienza l’autore prolunga il discorso che da La struttura concreta dell’infinito conduce a Del tragico amore. In questo saggio, Pellegrino sviluppa ulteriormente quei tratti non ancora esplicitati nei suoi precedenti scritti, frutto di una profonda riflessione scaturita dalla necessità del superamento delle risultanze speculative di E. Severino. Si fanno innanzi, così, nuove teorizzazioni sulla struttura degli eventi, cioè dei finiti modi in cui l’Infinito si mostra in eterno. Le Materie Prime della coscienza si presenta come l’opera più audace e matura dell’autore: si approfondiscono i temi fondamentali dell’esistenza, gli enigmi ancestrali che circondano la vita nelle sue manifestazioni di splendore nonché di dolore, per giungere a nuove analisi sul senso della morte le quali oltrepassano le ingenue interpretazioni del medesimo. Si compie, inoltre, un ulteriore e decisivo passo, confrontandosi con tutta l’indagine speculativa dagli albori della civiltà ad oggi. Qui troviamo l’esposizione di una storia della filosofia mondiale, in cui non ci si ferma all’analisi del dominante pensiero occidentale. Muovendosi all’interno della sua teoresi, Pellegrino avvia un processo di chiarificazione dei passi essenziali che il pensiero compie nel suo divenire, e che hanno determinato e determinano ciò che noi oggi siamo per lo più persuasi di essere... |