Note: Carlo Voce ha meno di quarantotto ore per prendere una decisione che può cambiargli la vita, ma si ritrova all’alba sbandato sulla battigia di una spiaggia in Toscana, senza ricordare come ci sia capitato. Ma poi gli torna alla mente l’immagine di una catasta di scatoloni pieni di pulsanti in plastica, siglati con la D di Delete. A partire da quel momento si va ricostruendo il suo percorso: la traiettoria si intreccia con quella di una serie di personaggi, che, a loro volta, stanno cercando un approdo. Oppure un imbarco, per riportare al largo esistenze che, per bonaccia o per tempesta, si sono spiaggiate. Sono marinai, giocatori d’azzardo, musicisti, lavoratori, donne in famiglia o in carriera, sempre più o meno precarie negli equilibri che la società ha deciso per loro. Sono pazzi dichiarati o normali viaggiatori della vita che in qualche modo impazziscono: di rabbia o d’amore, per delusione o per logorio, per una volontà cieca e irrazionale che scherza con le nostre ambizioni o per una libertà inesorabilmente divenuta obbligo di scelta. Come sulla battigia, bisogna transitare, da una parte o dall’altra, senza fermarsi mai. ...Altrimenti ti fanno fuori. |