Note: L’autore scava nei ricordi dell’infanzia e del mare alla Licina, giorni interi passati a pescare, nuotare, remare.I ricordi vengono a galla piano piano e sono subito catturati come fa il pescatore col suo pescato. Tutta la narrazione ha un filo sottile di nylon trasparente che lega insieme i pezzi e si dipana come fosse lenza calata a mare. Essa ci ricorda l’interrogativo che all’inizio e forse anche alla fine di una vita intera, non sempre ha una risposta : siamo pescatori o siamo pesci nella rete? Accomunati come siamo, tutti da uno stesso destino, in realtà stiamo insieme e condividiamo la lotta per la sopravvivenza. Se poi dalla narrazione e dal ricordo traiamo quella risposta, difficile da dare, sebbene talora tanto cercata, ne consegue che non è più sopravvivenza la nostra ma è vita vera! . |