L'importante è vincere - Eva Cantarella, Ettore Miraglia - Feltrinelli, 2016
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Codice prodotto: 255535451069
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L' importante è vincere.
Da Olimpia a Rio de Janeiro
di Eva Cantarella, Ettore Miraglia
Editore: Feltrinelli
Collana: Varia
Data di Pubblicazione: maggio 2016
EAN: 9788807492006
ISBN: 8807492008
Pagine: 156
Formato: brossura
Descrizione del libro
Lei è una profonda conoscitrice del mondo antico, lui un brillante giornalista sportivo. Insieme, hanno scritto la più insolita, colta, informata e divertente guida ai Giochi di Rio 2016: grazie alla quale si scopre che il barone de Coubertin non aveva capito niente.
Dopo aver raccontato come amavano i romani e i greci, quali erano i loro divertimenti preferiti, come si vestivano e si pettinavano, cosa mangiavano, in che modo vivevano politica e religione, nascita e morte, qual era la struttura della società, delle case e delle famiglie, Eva Cantarella non poteva far mancare ai lettori – nell’anno dei Giochi di Rio de Janeiro – una storia delle Olimpiadi antiche. Perché, se è noto che a Olimpia si incontravano ogni quattro anni i migliori atleti dell’Ellade, sono pochi a sapere – per esempio – quanto duravano i Giochi, che cos’era la tregua sacra, o che a Olimpia esisteva un vero e proprio albergo per atleti e allenatori, oltre che per i tifosi più abbienti (ebbene sì, c’erano anche i tifosi, e chi non poteva permettersi l’albergo si accontentava di dormire in tenda o all’aperto). Per non parlare di questioni più complesse, quali la nascita del professionismo e il venir meno degli ideali eroici; il rapporto tra eros e atletismo; le gare falsate (il doping non esisteva ancora, ma la scorrettezza e la corruzione sì).
Ettore Miraglia, giornalista del “Corriere della Sera” e della “Gazzetta dello Sport”, ripercorre invece la storia dei Giochi moderni, a partire dall’edizione di Atene del 1896 voluta dal barone de Coubertin: affronta temi scottanti come il boicottaggio (Montréal ’76, Mosca ’80, Los Angeles ’84) e il doping – passando per le Olimpiadi “mancate” (Berlino ’16, Tokyo ’44, Londra ’48) e Settembre Nero (Monaco ’72) – e introduce i Giochi di Rio offrendo, insieme alla presentazione delle 42 discipline olimpiche, il calendario delle gare. Completa il testo una piccola raccolta di “storie parallele” in cui campioni dell’antichità vengono accostati a campioni del presente – come i due velocisti Crissone e Usain Bolt, lontanissimi eppure vicinissimi.