Note: Volti, immagini, situazioni popolano questa antologia, conducendo il lettore, passo dopo passo, in un mondo di invenzione che ha però profondi rapporti con la realtà. La varietà degli stili non inficia l’efficacia e la profonda unità sottesa alla raccolta, sostanziata sulla storia, sulle sue suggestioni e sui suoi richiami. Dalla bellissima storia cinquecentesca di Agostino, lo Schiavone, e Livia, con il dolce e malinconico finale, il lettore viene condotto verso la Gerusalemme della fine dell’XI secolo, può incontrare il pigro Scipione Cicala, leggere la lucida e drammatica confessione di Antinoo. Ancora, ecco Livorno ai primi del Novecento, una storia di presunte streghe alla fine del Cinquecento, una donna, Viola, nel 1944, due innamorati durante la guerra mondiale, il destino di un poliziotto e un ragazzo con la pistola in anni di rabbia e violenza, infine Tano, la polvere, la miniera. Un libro su cui tornare, e riflettere. |