Note: Un’affascinante introduzione al pensiero, allo sguardo e all’ascolto degli sciamani Yanomami del Nord del Brasile, magnifici traduttori della prodigiosa diversità degli abitanti, umani e non umani, visibili e invisibili, della foresta amazzonica. Fondato su testi di Davi Kopenawa, uno sciamano Yanomami, e Bruce Albert, un antropologo francese, legati da un’amicizia di quasi mezzo secolo, lo spirito della foresta fa risuonare la polifonia delle voci provenienti da Urihi, la “terra-foresta-mondo”. In questa cosmologia non esiste la nostra “grande divisione” tra gli “umani”, chiusi nella loro superbia conquistatrice, e una “natura” che sta ai margini, ridotta a sfondo per la loro arroganza predatoria (o la loro nostalgia pentita). Nell’Urihi tutti i popoli della vita (e oltre la vita) formano una società e sanno, nonostante le differenze, vivere insieme. Un insegnamento fondamentale per questi tempi di accanimento suicida nella distruzione della biodiversità e della diversità dei popoli. |