Note: Scritto in un ampio arco di anni, Lontananze raccoglie le poesie di un’intera porzione di vita. La poesia che Angela Federica Ruspini offre ai lettori, con parole scandite e versi brevi, si rivolge sempre a un altro, la persona amata o solo desiderata, la parola umana a cui affida il suo essere intimo. Ma questo altro evocato e cercato sempre si nega alla presenza, per mostrarsi nella forma del ricordo o dell’attesa: il padre, scomparso prematuramente, la persona perché si sottrae al dono del sentimento, la parola che sfugge alla pienezza del significato: “Mille volte ho cercato / il tuo profilo fra la folla. / Poi mi sono ritratta, / ombrello abbandonato”. Da questo impatto tra realtà desiderata e realtà vissuta sgorgano versi sempre nuovi, dalle prime poesie dove la parola pare ritrarsi alle più recenti (di cui alcune scritte in olandese e poi tradotte) dove i versi, ora fluidi e convinti, incalzano il lettore per coinvolgerlo in una inquieta ricerca di senso: se è vero che “le parole / si perdono / nell’inciampo del giorno”, è Ruspini stessa a sollecitare speranza e fiducia: “Chiedimi ancora / poesie dal tratto lieve / e rassicurami / con la tua voce scanzonata / mentre mi guardi e sorridi”. |