Note: Presentazione dell’opera:
L’arte della contaminazione visionaria
In continuo movimento, Rosanna Filomena. Dinamicità creativa e ansiosa nella ricerca approfondita del particolare, del tratto elegante e raffinato. Sotto l’aspetto dialettico ama anche la staticità lucida dell’istante, fatta di sguardi plastici, decisi, visionari. Attenta riguardo tutto ciò che circonda la sua dimensione temporale gettata nel mondo.
LUNAZIONI, sua ultima raccolta di poesie (cui si aggiungono, comunque, testi e rivisitazioni teatrali fra i quali Quando il vento soffia forte (2012) e Qualcosa di più che una semplice passione (2019): il primo incentrato sull’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps; sulle tragedie psicosociali scaturite dalla ludopatia, la seconda), non è soltanto un neologismo su situazioni opposte; quanto invece perfetta sintesi stilistica di quest’artista calabrolucana (originaria di Mormanno, residente a Nova Siri da diversi anni).
Il pianeta speculare al globo terrestre richiama l’interiorità crepuscolare - foriera del buio notturno - il punto d’osservazione, il disincanto, il mistero.
I versi di Rosanna trascendono una stasi che diventa azione, scelta progettuale, centro propulsore d’interessi. La magia lunare, presente a macchia di leopardo nella raccolta, è anche luce, svelamento, condivisione. Punto di partenza, la visione onirico-romantica ben presto rientra nella quotidianità reale intrisa, nonostante tutto, di difficoltà, inquietudini, malessere. In questo rimescolamento di carte, tanto per restare in tema di piani contrastanti, il passaggio della superficie lascia il posto ben presto allo scandagliamento interiore da cui emerge la luce della speranza, necessaria per l’ingranaggio esistenziale.
Ecco l’azione sincronizzata, pronta a trasformarsi in affinità (coagulazione), catarsi (trasformazione), reciprocità (contaminazione). Con l’occhio vigile ed immo- bile della Luna. (Nicola Melfi) |