Note: Ricordiamo più facilmente un motivetto che un numero di telefono, soprattutto dove e con chi eravamo quando l’abbiamo ascoltato per la prima volta: è la forza evocativa della musica che risuona dentro di noi.
Gennaro, chiamato a riparare un vecchio pianoforte da Antonella, figlia di un pianista affetto dal morbo di Alzheimer, convince la ragazza a non disfarsi dello strumento, rivelandosi, grazie al suo orecchio musicale e alla sua straordinaria sensibilità, una figura carismatica, quasi magica, in un tempo sospeso tra sogno e realtà.
La melodia classica napoletana funge da volano dei ricordi e marcatempo, dal novecento al terzo millennio, di una storia intergenerazionale che narra di amori, guerra, rinascita sociale ed economica, nuove speranze ed etica del fine vita.
Accordi e ricordi, i suoni attraverso le parole, la musica che diventa linguaggio, tra passato, presente e futuro. |