Note: I racconti galanti di Valle-Inclán, raccolti in Femeninas (1895) e Corte de amor (1903) sono tra i migliori esempi dello stile modernista, con la loro raffinatezza formale, l’eleganza, l’ironia, la provocazione antiborghese, l’esotismo, lo spiazzamento del lettore attraverso trovate inattese. Accanto a questi elementi, Valle-Inclán introduce contenuti simbolici e fa costante riferimento a valori esoterici legati alla figura femminile. I testi delle due raccolte, infatti, pur essendo indipendenti tra loro, sono disposti secondo una struttura che dà al libro, nel suo insieme, un valore aggiuntivo a quello dei singoli racconti, il cui asse portante è la metafisica pagana del complesso Donna-Dea-Serpente. Fondendo il piano simbolico e quello reale, i racconti sembrano affermare che il potere che genera il divenire (la natura naturans, la sorgente dell’essere) costituisce una dimensione profonda in cui l’essere umano femminile è radicato, dimensione che sfugge ad ogni tentativo di possesso da parte dell’umano maschile, al quale è precluso l’accesso ad essa. Il volume analizza in modo chiaro e rigoroso questa tematica, inquadrandola nel contesto della concezione modernista, ovvero decadente, dell’arte e della letteratura. |