Note: Dario Menicucci è figlio di un tempo che promise la realizzazione di grandi sogni e perfetti ideali ma, essendo un poeta, è anche un complesso miscuglio di ottimismo e tenerezza, attenzione e distacco nostalgico. L’opera L’equilibrista dell’orizzonte possiede le sfumature che potrebbero appartenere solo a un acquerello, poesie come dipinti abbozzati dove il colore si trasforma in parola per dar vita a immagini e suoni. Tutto il libro è un continuo saliscendi fra attenzione per il sociale e una profonda nostalgia per il tempo passato che si tramuta in struggente ricordo. L’attenzione per le piccole cose si trasforma in un lampo di ottimismo mentre in agguato resta il timore della perdita, dell’assenza. Pare di vederlo il poeta oscillare fra l’amore smisurato per una donna e quello invincibile per la natura e il mare. Metafore delicate modellano e cesellano versi che sembrano muoversi, nella loro struttura stilistica, allo stesso ritmo della risacca. Il tema del tempo che passa inesorabile, diventa struggente rimpianto in un’incalzante fusione di tensione e intensità. Tutta l’opera è pervasa da una sensibile evoluzione che mette in luce una maggiore e raffinata consapevolezza di sé. |