Note: Le aspirazioni universali e costanti dell’umanità che pensa, il ricordo ed il rispetto dei morti, l’idea innata di una giustizia immanente, il sentimento della nostra coscienza e delle nostre facoltà intellettuali, la miserabile incoerenza dei destini terrestri paragonata all’ordine matematico che regge l’universo, l’immensa vertigine d’infinito e d’eterno sospesa nelle altezze di una notte stellata, e, in fondo a tutte le nostre concezioni, l’identità permanente del nostro io, malgrado le variazioni e le trasformazioni perpetue della sostanza cerebrale, tutto concorre a stabilire in noi la convinzione dell’esistenza della nostra anima come entità individuale, della sua sopravvivenza alla distruzione del nostro organismo corporeo. Tuttavia, la dimostrazione scientifica non c’è ancora, ed i fisiologi al contrario insegnano che il pensiero è una funzione del cervello, che senza cervello non c’è pensiero, e che tutto muore con noi: c’è dunque una contraddizione fra le aspirazioni ideali dell’umanità e ciò che si chiama la scienza positiva. D’altra parte, non si sa, nè si può affermare che quello che si è imparato; e non si saprà mai altro che quello che si sarà imparato. La scienza sola è in progresso nella storia attuale dell’umanità. Essa ha trasformato il mondo, benchè le sian rese molto raramente la giustizia e la riconoscenza che le son dovute. È per suo mezzo che oggi viviamo intellettualmente e perfino materialmente; in essa sola troviamo luce e guida. Quest’opera è un saggio d’analisi scientifica di soggetti considerati generalmente come estranei alla scienza, e perfino come incerti, favolosi e più o meno immaginari. Io mostrerò che questi fatti esistono. Io tenterò d’applicare i metodi delle scienze d’osservazione alla constatazione ed all’analisi di fenomeni fin qui relegati nel dominio delle fiabe, del meraviglioso o del soprannaturale, e di stabilire che essi sono prodotti da forze ancora sconosciute ed appartengono ad un mondo invisibile, naturale, differente da quello che cade sotto i nostri sensi. È razionale questo tentativo? è logico? può condurre a qualche risultato? Lo ignoro. Ma è interessante, e se ci mettesse sulla via di conoscere la natura dell’anima umana e di dimostrare scientificamente la sua sopravvivenza, esso farebbe fare all’umanità un progresso superiore a tutti quelli che le sono stati portati fin qui dall’evoluzione graduale di tutte le altre scienze riunite. La ragione umana non può ammettere come certo se non ciò che è dimostrato. Ma, d’altra parte, noi non abbiamo il diritto di negar nulla anticipatamente, poichè la testimonianza dei nostri sensi è incompleta e ingannevole. Noi dobbiamo avvicinare ogni soggetto di studio senza idee preconcette, esser disposti ad ammettere ciò che sarà provato, ma a non ammettere che ciò che lo sarà. Generalmente, in questo genere di ricerche riguardanti la telepatia, le apparizioni, la visione a distanza, la suggestione mentale, i sogni premonitori, il magnetismo, le manifestazioni psichiche, l’ipnotismo, lo spiritismo e certe credenze religiose, è stupefacente il vedere quanta poco illuminata critica si è messa nell’esame delle cose in questione, e quale incoerente raccolta di sciocchezze si accolga come verità. Ma è possibile applicare il metodo d’osservazione scientifica a tutte queste ricerche? Ecco ciò che noi dovremo determinare da principio col mezzo delle ricerche stesse. Quale principio, noi non dobbiamo credere a nulla senza prove. Non ci sono che due metodi a questo mondo: quello dell’antica scolastica che affermava a priori certe verità alle quali i fatti erano tenuti di conformarsi, e quello della scienza moderna dopo Bacone, che prende le mosse dall’osservazione dei fatti e costruisce le teorie dopo averli constatati. Non ho bisogno d’aggiungere che qui applichiamo il secondo di questi metodi. Il metodo di quest’opera è essenzialmente scientifico. |