Note: A prescindere dalla fede e dalle prove documentali e miracolose che ne attestano il contenuto, esiste un accertamento delle verità stabilite accessibile alla comune ragione umana, e consiste nel verificare l’impossibilità della contraddizione nelle loro formulazioni. Fondandosi su questa premessa, l’autore intende dimostrare che tale incongruenza c’è stata a opera di Giovanni XXIII. In un libro essenzialmente documentario, egli vuol mettere a confronto le consolidate affermazioni del Papa Buono con i dati certi della dottrina dogmatica vigente sino al suo pontificato e al Concilio. Il risultato giunge grave per chiunque non si sottragga alla logica. Alla dialettica tra dichiarazioni e atti di questo papa, da una parte, e magistero e governo della Chiesa precedente, dall’altra parte, non viene dato spazio per alcuna sintesi o concordanza, ma si fa appello alla verifica dei documenti citati e contrapposti. Non è la scienza teologica a essere chiamata in causa direttamente. L’autore ha gettato questa sfida a quanti sostengono non esserci stata discontinuità e contrasto fra la dottrina professata come infallibile sino alla morte di Pio XII e i corrispondenti insegnamenti del periodo successivo terminato con la fine di Giovanni XXIII. |