Note:
In un antico papiro, proveniente dalla città di Akmin, l’antica Panopoli, in Egitto, è contenuto il racconto dell’ultimo simposio che Parmenide tenne, insieme ai migliori dei suoi discepoli, raccontando tutta la sua vita: dai primi tempi, presso Senofane, passando attraverso l’iniziazione al pitagorismo, grazie ad Aminia, sul quale le fonti ufficiali pochissimo ci hanno tramandato, ma che in questo manoscritto risalta come personalità monumentale. Parmenide poi narra di un viaggio alla volta di Creta, ove, nei più profondi recessi cavernosi del monte Ida, avrebbe ricevuto la più alta iniziazione e rivelazione: quela di cui parlerebbe nel suo poema Sulla Natura, a noi giunto in frammenti. Nulla è stato tramandato riguardo ciò dalle fonti antiche, è questa un’invenzione dell’anonimo allievo dell’eleata, che introduce il racconto e riporta le parole del maestro ? Oppure è un’invenzione di colui che si suppone sia stato il redattore del manoscritto: l’alchimista arabo Uthnian Ibin Suwaid ? Sono frutto di fantasia anche i versi che chiosano la narrazione, pregni di un arcano sapere, che volutamente Parmenide avrebbe escluso dal suo poema ? |
