Note: Non escludo che a breve arriveremo a muoverci alla velocità della luce e che, utilizzandola, si arrivi a scoprire un metaverso che viaggi parallelo al nostro nel quale ricominciare tutto da capo oppure, se andrà male, saltellare qua e là in universi ad esso paralleli causando probabilmente un casino cosmico dal quale anche Asimov, a suo tempo, cercò di sfuggire. Ad oggi, però, non viaggiamo a quella velocità e ciò che è reale dovremmo tenercelo ben stretto in modo che nessuno ci costringa a fingere di essere già oltre la realtà visibile. Chi dice di esserci già, è un bugiardo. Chi ti invoglia a viverci è in assoluta malafede, chi ci costringe a credere possibile il surreale è il vero nemico dell’umanità. Non cercate risposte dove è difficile trovarle. Guardate quello che avete davanti: la vostra vita, e cercate di viverne ogni istante.
Questa è la storia di Luca che è talmente aggrappato alla vita, nel bene e nel male, che finisce per nuocere a quelli che vorrebbero uniformare comportamenti, sentimenti, vite, per poterle poi gestire facilmente. Luca è l’uomo che, nel corso delle sue prove di vita, matura la convinzione che la sua unicità è, in fondo, la salvezza del vero Universo. È la bandiera, il testimonial dell’uomo che fornisce l’esempio agli altri uomini di come sia veramente possibile essere umanamente unici. Ognuno di noi è chiamato alla sua unicità rispettando l’infinito e, per contro, gli esseri dai quali ci siamo evoluti.
I diavoli e il suo capo vorrebbero che l’umanità degradasse alle forme più primitive. Luca dà fastidio perché non ha intenzione di regredire al ruolo di scimmia, ma neanche di sostituirsi all’Infinito, al Dio creatore. Nel corso delle sue prove rafforza la sua identità di uomo senza perdere mai il rispetto per gli uni e per gli altri: non assurge a Dio e né si abbassa ad essere scimmia.
«Ma davvero non vuoi venire più?». La vita ce lo chiede ogni giorno. I diavoli e, in genere, i capi ufficio ci convincono a non farlo, ad appiattirci, a condannarci all’accidia eterna. Luca resiste. Non si arrende. Ci prova sempre a rincorrere le sue gioie e a gestire le tristezze della vita. Questa è la sua storia, o meglio, quella che si conosce condividendo con lui le sue avventure di uomo. |