Note: Mamanto: quasi un geroglifico verbale, garbuglio e gribuglio di lettere e suoni, di evocazione e di allusione, come una chiamata ai luoghi materni, un gioco di lingua a tratto d’indovino, una cifra amorosa, e anche, per contiguità fonale, quel narrare che è memorante o memento. Qui alcune decine di noti poeti italiani giungono alla riva del canto, al muro del suono e si avventurano nell’immagine della città ciascuno al modo della personale poetica, a misura del genere e della forma scelta, in una parola ad alto esito. |