Note:
Se qualcuno ci chiedesse il motivo per cui abbiamo deciso di preparare questo opuscolo su Maria di Magdala, forse non saremmo in grado di rispondere con due o più parole, che non riuscirebbero a esprimere ciò che ci ha spinto a parlare di una Donna che ci ha sempre affascinato, nel nostro inconscio, proprio per l’originalità di quel rapporto di Amicizia / Eros con Gesù di Nazaret, che va ben al di là di una carnalità, che neppure i Vangeli hanno minimamente sfiorato, ma che è stato una ghiotta occasione perché si facesse di questa “singolare” figura femminile un oggetto, un puro oggetto di curiosità morbose, inventando false identità, colorite di fantasie letterarie e di leggende popolari, su cui non intendiamo soffermarci.
Maria di Magdala era più giovane di Maria di Nazaret: due donne uniche, con storie, origini e esperienze differenti, ma entrambe unite dallo stesso Spirito, che ha concepito in loro lo stesso Gesù Cristo.
In Maria di Nazaret in modo carnale, in Maria di Magdala in modo eroticamente mistico.
Crediamo che nei Vangeli non ci siano altre donne altrettanto speciali.
Maria di Magdala è stata segnata nella sua giovinezza dal peccato originale a tal punto da impossessarsi della sua carnalità, ma per purificarla, e così renderla pronta al grande Incontro. Maria di Nazaret, concepita senza il peccato originale, rimanendo fisicamente Vergine è diventata Madre del Gesù di Nazaret, concepito per opera dello Spirito divino: amata e amante di Dio, privilegiata per grazia, ma tanto umile da rimanere Donna, semplicemente Donna, e come Donna si è incontrata con Maria di Magdala, amata e amante del Figlio in un’Unione talmente mistica da sentirsi anch’ella privilegiata per grazia.
Tutti siamo privilegiati da Dio, quando ci facciamo catturare dal suo infinito Bene.
Ma il Bene è Grazia che purifica, e crediamo che anche Maria di Nazaret sia stata purificata nella sua realtà interiore.
Maria di Magdala, invece, ha fatto un percorso più duro, fino a seguire l’Amato sotto la Croce, dove c’era anche Maria di Nazaret, che Gesù morente ha affidato all’Apostolo prediletto, mentre ha tenuto per sé Maria di Magdala, a cui affiderà per prima il messaggio della Risurrezione.
I Vangeli ci parlano di Maria di Nazaret e di Maria di Magdala, ma con quel pudore con cui i primi cristiani hanno accolto le due Donne tra le prime testimoni del Cristo uomo e del Cristo risorto.
Su Maria di Nazaret già abbiamo riflettuto nel commento all’Ave Maria, in questo opuscolo vorremmo soffermarci su Maria di Magdala, perché ci sembra che di questa Donna singolare sia stato scritto di tutto e di più, ma in modo o del tutto indecente o nel modo meno adatto a cogliere l’essere profondo di una autentica discepola del Maestro divino, verso cui ella ha sentito un’attrazione eroticomistica, che forse pochi hanno saputo cogliere. (Don Giorgio De Capitani e Martina Viganò) |
