Note: Si sa che i bambini sono esseri curiosi e che, prima o poi, qualche guaio lo combinano. E’ la natura che li vuole così per apprendere bene e in fretta quello che c’è da sapere per affrontare la vita. Hanno neuroni vispi, cui non sfugge niente, assorbono informazioni anche quando sembrano assenti. Così le persone che vivono nella loro sfera d’azione parlano, raccontano aneddoti, curiosità, cose che non avrebbero detto ad altri, confidando che quegli esserini indifesi mai e poi mai si potrebbero trasformare in qualcosa di diverso dal loro apparire così innocuo. Gli adulti sfidano la sorte: Una volta a zio accadde che…, adesso nonno ti racconta una cosa…, io alla tua età… e via discorrendo. E i bambini lì, che li guardano, ascoltano, valutano, giudicano, poi con un bel sorriso fuggono via attratti da altro perché tutto sembra favola. Tutto è Biancaneve, Cenerentola, Principi Azzurri. Un sedimento di notizie di famiglia, un deposito di cromosomi utili alla crescita. Poi i piccoli diventano adulti e magari ritorna a galla quella loro curiosità, la voglia di verificare le favole, capire come si può camminare con una scarpina di cristallo ed avere una casa di marzapane e perché nella vita si possa voler bene anche a chi ha dovuto interpretare la parte del cattivo. Qualcuno, se qualcuno è rimasto, si morderà la lingua, ma avrebbe dovuto saperlo che i bambini sono esseri curiosi. |