Un appassionato collezionista cultore di storia militare scoprì ed acquistò un piccolo album di fattura artigianale, scritto in parte con meticolosa e fitta grafia.
Gli unici dati ricavabili erano delle date del 1917 ed il timbro dell’Ospedale da campo 031. Non vi erano altre apparenti informazioni.
Nel frattempo, l’appassionato collezionista aveva avviato un’attività editoriale pubblicando altri diari della sua collezione. Ritenne quel diario meritevole di approfondimento.
Riunì pertanto un gruppo di cultori esperti in vari ambiti di ricerca e da questo semplice oggetto partì una ricerca affascinante non priva di sorprese, colpi di scena e qualche delusione. Associò e coordinò così nella ricerca una linguista esperta di trascrizioni di manoscritti, un chirurgo dell’emergenza appassionato di storia militare, un Professore emerito di Chirurgia, cultore di storia della chirurgia, un Generale medico in quiescenza, bibliofilo, un isontino esperto di armi ed appassionato di storia militare.
L’inquadramento storico del manoscritto e delle vicende dell’autore del diario hanno dato lo spunto per:
la ricostruzione delle vicende organizzative della Sanità militare;
riflessioni sul piano storico, letterario, psicologico e culturale sui 20 diari-memoriali di medici militari nella Grande Guerra finora pubblicati;
analisi delle difficoltà e dell’evoluzione delle tecniche neurochirurgiche del XIX e XX Secolo;
la valorizzazione della storia recente di Mariano del Friuli e delle sue vestigia;
la ricostruzione cronobiografica dell’autore del manoscritto.
Il tutto accompagnato da un ricco corredo iconografico, perlopiù costituito da oggettistica e foto originali inedite provenienti da collezioni private.
Nonostante lo scarno materiale di partenza, è stato possibile dare alle stampe questo libro, sorprendente risultato delle fatiche dell’intero gruppo di ricerca.
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