Note: Quarant’anni di giornalismo genovese rivissuti attraverso il racconto autobiografico di un giornalista, transitato attraverso “L’Eco di Genova” e “Il Lavoro”, prima di approdare a “Il Corriere Mercantile”-“La Gazzetta del Lunedì”, quotidiano del pomeriggio e poi quotidiano del mattino in cooperativa di giornalisti e poligrafici. Trentadue anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore, prima che lo storico quotidiano nato nel 1824, chiudesse definitivamente a 37 anni di distanza dall’essere stato trasformato in giornale in cooperativa. Ricordi di lavoro, con il contrappunto dei versi delle canzoni di Francesco Guccini, della gavetta, fra apprendistato ed esame professionale, attraverso i fatti della cronaca cittadina: gli anni di piombo, il terrorismo e le Br, il blitz in via Fracchia. E ancora: la politica e il consiglio comunale, la ricostruzione del Carlo Felice, le “notti magiche” del mondiale di calcio 1990, le colombiane, tangentopoli, il serial killer Donato Bilancia e il suo arresto, il G8, la zona rossa e gli incidenti.Fra nostalgia e passato, il racconto del giornalismo che fu, negli anni che precedettero la rivoluzione tecnologica. Fra mazzette di giornali, odore d’inchiostro, giro di nera, tastieristi, stenografi, coccoina, “Olivetti Lettera 32”, telefono pubblico. Il mestiere appreso “a bottega” prima della grande trasformazione che ha coinvolto la professione di chi da’ notizie. Dal giornalismo di carta e dell’etere a quello del tempo presente, rivoluzionato dall’informatica e dalla rete. |